Tributi locali e composizione negoziata della crisi d’impresa

La Corte dei Conti con la delibera n. 256 del 24/12/2024 boccia l’accordo di composizione negoziata per il pagamento ridotto delle imposte locali

3 February 2025
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Con la delibera n. 256 del 24 dicembre 2024, la Corte dei Conti per la Lombardia ha rigettato la proposta avanzata da due aziende in difficoltà economica che cercavano di stipulare un accordo di composizione negoziata della crisi.

Il caso
Le imprese, indebitate per il pagamento dell’IMU, avevano proposto un piano che prevedeva la riduzione del debito tributario di almeno il 30%, ritenendo tale accordo più vantaggioso rispetto a una liquidazione giudiziale.

Il piano avrebbe consentito alle aziende di usufruire delle misure protettive previste dal Codice della crisi d’impresa e di intraprendere un risanamento.

Il giudizio della corte
Nonostante la proposta dell’azienda la Corte dei Conti ha stabilito che il Comune non può aderire a tale accordo in quanto la normativa attuale non prevede la possibilità di transazione su crediti tributari auto-amministrati come quelli relativi alle imposte locali. La decisione sottolinea così i limiti giuridici riguardanti l’applicazione dell’art. 23 del d.lgs. 14/2019 (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza) nei confronti delle amministrazioni locali.

Questo pronunciamento rappresenta un importante chiarimento sul confine tra la gestione della crisi d’impresa e i diritti degli enti locali nella riscossione dei tributi.




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