L’annuncio arriva anche a seguito delle sollecitazioni del Consiglio Nazionale all’Inps sugli effetti paradossali delle due normative e sulla necessità di anticipare gli effetti della sanatoria, alle quali l’Istituto aveva risposto negativamente confermando l’impossibilità di utilizzare l’istanza di adesione alla rottamazione per sbloccare il Documento unico di regolarità contributiva.
L’Inps aveva, infatti, precisato, che dopo aver ottenuto la rateizzazione del debito da parte della società di riscossione, l’azienda può pagare la prima rata e poi sospendere i versamenti per chiedere la rottamazione, usufruendo così dell’abbattimento delle sanzioni e dello sblocco del documento unico di regolarità contributiva, precluso nella procedura ordinaria fino al primo versamento.
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