Mef, entrate in crescita grazie all’Imu

9 January 2013
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Nel periodo gennaio-novembre 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 378.189 milioni di euro, facendo registrare una crescita del 3,8% (+13.770 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

Entrate tributarie in crescita nei primi 11 mesi del 2012. Secondo quanto comunica il Ministero dell’economia, nel periodo gennaio-novembre 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 378.189 milioni di euro, facendo registrare una crescita del 3,8% (+13.770 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ai fini di un confronto omogeneo, al netto dell’imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare registrata nel mese di aprile 2011, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale pari al 4,1% (+15.029 milioni di euro).
I dati sono contenuti nel bollettino del Dipartimento delle finanze sulle entrate tributarie erariali, in cui si spiega che l’incremento delle entrate, nonostante il trend economico negativo, è “l’effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda metà del 2011”.
Si vedano anche le appendici statistiche e guida normativa e la nota tecnica).
“Nel complesso – spiega il Tesoro – a fronte del marcato deterioramento del ciclo economico, la dinamica delle entrate tributarie conferma la tendenza alla crescita a ritmi superiori rispetto all’analogo periodo dello scorso anno per effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda metà del 2011”. In particolare, alla variazione positiva delle entrate che affluiscono al bilancio dello Stato “hanno contribuito il gettito di spettanza erariale della prima rata di acconto dell’Imu che è risultato in linea con le previsioni, l’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale, l’imposta di bollo e l’imposta di fabbricazione sugli oli minerali”.
In crescita anche le imposte indirette, che arrivano a 18,663 mld (+215 milioni di euro, pari a +1,2%). Risultati postivi anche per gli enti territoriali e locali, che in 11 mesi incassano 51,508 miliardi di euro, con un incremento dell’8% (+3,806 mld). Nel dettaglio, l’addizionale regionale Ire arriva a 9,868 miliardi di gettito (+2,141 mld, pari a +27,7%). Il gettito dell’addizionale comunale raggiunge i 2,964 miliardi (+288 mln, pari a +10,8%). L’incasso dell’Irap arriva a 32,761 mld (+62 mln, pari a +0,2%.
Tornando ai dati erariali di gennaio-novembre, le entrate tributarie evidenziano un incremento sia delle imposte dirette (+4,8%) sia delle imposte indirette (+2,6%).
Contribuiscono alla crescita delle entrate dirette l’imposta municipale propria (Imu) per la quota che spetta all’erario, affluita al Bilancio dello Stato con la prima rata di acconto e l’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale. Tra le imposte indirette segnalano un incremento dello 0,3% le tasse e imposte sugli affari e del 13,2% le imposte sulla produzione, sui consumi e dogane e monopoli.
In calo, invece, il gettito Iva, che si attesta a 99,296 miliardi di euro (-1,818 mld, -1,8%). In particolare 84,235 mld (-1.012 milioni di euro, -1,2%) derivano dalla componente relativa agli scambi interni, mentre 15,061 mld (-806 mln, -5,1%) affluiscono dal prelievo sulle importazioni. Calano anche le entrate da giochi, che si riducono complessivamente del 6,3% (-798 milioni di euro), e si fermano a 11,8 miliardi.
In particolare, si registra un andamento positivo delle lotterie istantanee (+0,5%, pari a +7 milioni di euro) e delle entrate derivanti dagli apparecchi e congegni di gioco (+2,0%, pari a +70 milioni di euro), mentre risultano in calo le entrate relative ai proventi del lotto (-8,9%, pari a -554 milioni di euro). Considerando solo le imposte indirette, il gettito derivante dalle attivita’ da gioco (lotto al lordo delle vincite, lotterie e delle altre attività di gioco) si attesta a 11,458 mld (-673 milioni di euro, pari a -5,5%).
Tornando ai dati positivi, prosegue il successo derivante dall’attività di accertamento e controllo. Nei primi undici mesi del 2012 è stata raggiunta quota 6,433 miliardi di euro (+9,3%, pari a +545 milioni di euro). Sull’andamento tendenziale del gettito complessivo, spiega il ministero dell’Economia, incide il venir meno del gettito una tantum dell’imposta sostitutiva sul leasing immobiliare (-1,259 mld), dovuta sui contratti di locazione finanziaria di immobili in corso di esecuzione alla data del primo gennaio 2011, versata nel bilancio dello Stato ad aprile dello scorso anno.
Tra le imposte dirette, il gettito Ire presenta una variazione dello 0,8% (+1,221 mld) che, spiega il Mef, “riflette l’andamento positivo delle ritenute sui redditi dei dipendenti privati (+2,2%) e delle ritenute sui redditi dei dipendenti pubblici e da pensione (+0,6%) che compensa l’andamento delle ritenute dei lavoratori autonomi (-4,2%) e delle ritenute d’acconto applicate ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o di spese per le quali spetta la detrazione d’imposta”.
Positivo il gettito dell’autoliquidazione (+2,3%, pari a +508 milioni di euro). In crescita anche il gettito Ires, che si attesta a 35,872 mld di euro (+0,9%, pari a +322 mln). Sempre tra le altre imposte dirette, si registra un significativo incremento dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+55,1%, pari a +3.098 milioni di euro) influenzata da diversi fattori di carattere tecnico-normativo e, in particolare, dalla riforma del regime di tassazione delle rendite finanziarie.
Le imposte indirette fanno rilevare un incremento complessivo del 2,6% (+4,324 mld). Al netto dell’imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare la crescita delle imposte indirette è risultata pari a 3,4% (+5,583 mld). Il gettito delle imposte sulle transazioni registra un incremento del 25%. In crescita significativa l’imposta di bollo, che registra un incremento del 106,7% (+3,061 mld). Tra le altre imposte indirette in crescita il gettito del tributo di fabbricazione sugli oli minerali (+22,4%, pari a +3,959 mld). In flessione il gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (-19,5%, pari a -832 milioni di euro) a causa del meccanismo di versamento dell’imposta e del calcolo del conguaglio sui consumi dell’anno precedente.
Sul fronte delle imposte sulle fonti energetiche, si registra una flessione dell’imposta di consumo sul gas metano che genera entrate per 3,442 mld (-832 mln, pari a -19,5%). L’imposta sull’energia elettrica e relative addizionali, invece, fa registrare un miglioramento delle entrate, che arrivano a 2,553 mld (+1,387 mld, pari a +119,0%) per effetto dell’attribuzione al bilancio dello Stato delle entrate derivanti dalle relative addizionali che, a decorrere dall’anno 2012, cessano di affluire alle Regioni a statuto ordinario e alle province. In crescita significativa l’imposta di fabbricazione sugli oli minerali, che si attesta a 21,655 mld di euro (+3,959 mld, pari a +22,4%), per effetto degli aumenti delle accise sulle benzine e sul gasolio usato come carburante. Stabile il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi, pari a 10,086 mld (+76 mln, pari a +0,8%).

Fonte: La Gazzetta degli enti locali

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