Manuale operativo per l’applicazione della IUC

30 May 2014
Scarica PDF Stampa
Modifica zoom
100%

Con la legge di stabilità 2014, legge 27 dicembre 2013, n. 147, il legislatore ha operato la riforma della fiscalità immobiliare istituendo l’imposta unica comunale (IUC)

La IUC si basa, per quanto previsto dal comma 639, su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC, si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (Tasi), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile e, nella tassa sui rifiuti (Tari), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.

Già da queste premesse è evidente che la IUC non è una nuova imposta, ma è un acronimo che racchiude tra autonomi prelievi, di cui solo la Tasi piò considerarsi un vero e proprio tributo. La Tari, infatti, ricalca quasi integralmente la disciplina della Tares, di cui all’art. 14 del d.l. n. 201/2011, mentre continua ad applicarsi la disciplina IMU, anche se profondamente modificata nel corso del 2013.

Il panorama dei tributi comunali, continua quindi ad essere interessato da un vorticoso cambio di regole, sparse in vari provvedimenti normativi, privi di un disegno coordinato e razionale, e soprattutto molto mutevole, sicché diventa sempre più arduo, sia per gli operatori che per i contribuenti riuscire a tenere il passo di questa continua ed inconsulta modifica della disciplina.

 

CONTINUA AD APPROFONDIRE L’ARGOMENTO

Manuale operativo perl'applicazione della IUC 


di

Aggiornato con:
– Legge 2 maggio 2014, n. 68 di conversione del D.L. 6 marzo 2014, n. 16
– D.L. 24 aprile 2014, n. 66

 

 

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento