La doppia aliquota Imu, da ripartire fra Stato e comuni, dovrebbe essere una tantum che caratterizza solo questo saldo finale del 2012. Gli emendamenti sul Ddl Stabilità riportano in auge il tema dell’ Imu ai Comuni cancellando così per il prossimo anno la quota erariale dell’imposta accontentando la volontà dei sindaci.
Questa riscrittura reca in sé, per i contribuenti, un lato decisamente positivo ; dal 2013, infatti, l’imposta non potrà aumentare oltre lo 0,96%, garantendo quindi uno sconto di almeno lo 0,1% sull’aliquota dei tanti proprietari che in questi mesi hanno visto la propria richiesta essere spinta al massimo consentito dalla richiesta comunale, ossia l’1,06%.
Allo Stato, d’altro canto, sarà riservato il gettito degli immobili strumentali alle imprese, degli alberghi e dei fabbricati produttivi in agricoltura; i proprietari dovranno erogare l’imposta all’erario in ossequio all’aliquota base attuale dello 0,76%. In realtà, su questi immobile sarà possibile usare l’unica rimanente condivisione di gettito fra Stato e sindaci, perché quest’ultimi potranno esercitare una maggiorazione dello 0,3% (anche in questa circostanza, dunque, il nuovo tetto massimo è stabilito allo 0,96%).
La correzione alla legge di Stabilità, quindi, elimina uno degli elementi maggiormente controversi della nuova imposta municipale e con l’aggiustamento delle aliquote massime conferma il fatto che il gettito in comproprietà tra Erario e sindaci ha rappresentato una spinta al rialzo per il contro presentato ai contribuenti.
Fonte: leggioggi.it
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