Imu una tantum? Poche chance

DECRETO FISCALE/ Il dl 16, approvato dalla Camera, passa al Senato per l’ok definitivo

Italia Oggi
20 April 2012
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Il governo valuterà se ci sono margini per un’applicazione dell’Imu solo per il 2012. Via libera ieri da parte dell’Aula della Camera al decreto fiscale (n. 16 del 2012), dopo che il governo in mattinata aveva incassato la fiducia di Montecitorio sullo stesso testo. I voti a favore sono stati 445, i contrari 69, le astensioni 14. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato per l’ok definitivo, che dovrebbe avvenire il 24 aprile. Il governo ha deciso di accogliere tutti i 135 ordini del giorno presentati alla Camera al decreto fiscale, compreso uno del Pdl per trasformare l’Imu in una tantum, a patto però che il testo fosse depotenziato. La tradizionale formula «impegna il governo a» è diventata «impegna il governo a valutare l’opportunità di», come richiesto in Aula dal sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani. E un ulteriore ritocco è stato chiesto proprio sull’odg relativo all’Imu, a prima firma Maurizio Bernardo. L’ordine del giorno Bernardo vistato dall’esecutivo «impegna il governo a valutare l’opportunità di individuare le risorse necessarie per adottare un opportuno provvedimento al fine di prevedere che l’imposta municipale propria unica sull’abitazione principale sia un tributo una tantum da applicare solo per l’anno 2012». Sono state invece soppresse le ultime tre righe, su richiesta di Ceriani, in cui si chiedeva all’esecutivo un impegno a «ridurre già da quest’anno l’aliquota prevista sull’abitazione principale dell’imposta municipale propria unica». Il Pd è invece riuscito a far inserire nel testo del decreto norme che impongono a tutti gli operatori della filiera dei giochi di non utilizzare il contante e di far passare tutte le operazioni contabili attraverso conti dedicati. Su richiesta di Fli è poi passato un ordine del giorno che impegna il Governo a provvedere a una revisione dell’Imu relativa agli immobili posseduti a titolo di proprietà o di usufrutto dal personale in servizio permanente del comparto Difesa e Sicurezza e che prestano il servizio fuori dalla regione di provenienza.

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