Con l’ordinanza n. 5403/2017 il Consiglio di Stato si discosta in parte e sostiene la necessità di un immediato riesame della vicenda, adombrando la presenza di un fumus bonis juris in ordine alle doglianze esposte dal ricorrente.
La pronuncia accelera la trattazione della causa asserendo che le molteplici questioni dedotte in relazione alla paventata lesione del diritto dell’Unione Europea appaiono meritevoli di attento apprezzamento e come tali devono essere approfondite nella più opportuna sede del merito.
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