Delibere Imu al 31 ottobre

I chiarimenti forniti dal ministro Giarda nel question time alla Camera

Italia Oggi
13 September 2012
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Il termine per l’approvazione di regolamenti e delibere relative a aliquote e detrazioni Imu scade il 31 ottobre e non il 30 settembre, come previsto in un primo momento dal decreto «salva Italia». Lo ha precisato il ministro per i rapporti con il parlamento, Piero Giarda, nella risposta a un’interrogazione presentata dall’onorevole Zeller.
Nella stessa seduta è stata fornita una risposta rassicurante all’onorevole Di Pietro sull’applicazione della direttiva Bolkestein, in base alla quale le concessioni demaniali devono essere affidate con gara europea. È infatti intenzione del governo salvaguardare la professionalità degli operatori economici nazionali e gli investimenti che sono stati già effettuati.

Imu. Nell’interrogazione sono stati sollevati dei dubbi in ordine al termine ultimo per l’approvazione dei regolamenti e delle delibere Imu, considerato che l’articolo 13 del dl Monti (201/2011), che ha anticipato da quest’anno l’Imu in via sperimentale, prevede il termine del 30 settembre. Quindi, è stato chiesto un chiarimento perché ne è nata una divergenza di indicazione di date che ha creato confusione nelle amministrazioni comunali. Di recente, infatti, è stato stabilito che il bilancio di previsione dei comuni deve essere approvato entro il 31 ottobre.
Nella risposta puntuale del ministro, del tutto condivisibile, viene richiamato il decreto del ministero dell’interno che ha prorogato ulteriormente la data per l’approvazione dei bilanci comunali al 31 ottobre. Il termine del 30 settembre 2012, introdotto dall’articolo 13, comma 12-bis del dl 201/2011, era previsto perché i comuni potessero approvare o modificare le aliquote o intervenire sulle detrazioni Imu proprio per andare oltre il termine, all’epoca vigente, di approvazione del bilancio di previsione fissato al 30 giugno 2012. La prima rata di pagamento dell’imposta, dovuta in acconto entro il 16 giugno 2012, scadeva infatti proprio a ridosso del termine per l’approvazione del bilancio. Dunque, non sarebbe stato possibile conoscere i dati sul gettito dell’imposta, in tempo utile per fare le scelte su aliquote e detrazioni. Oggi il problema non sussiste più e non c’è alcun motivo per cui il termine ultimo per delibere e regolamenti debba scadere un mese prima della data di approvazione dei bilanci. Peraltro la legge prevede che bilanci, regolamenti e delibere possono essere adottati entro lo stesso termine. Il termine del 30 settembre 2012, secondo il ministro, è da ritenersi implicitamente abrogato, «con pieno ripristino del fisiologico meccanismo per cui l’approvazione di deliberazione in materia di tributi locali precede l’approvazione dei bilanci».

Concessioni demaniali. In merito alle concessioni demaniali marittime, il ministro ha fatto presente che la Commissione europea aveva avviato una procedura di infrazione comunitaria sui meccanismi anticoncorrenziali per quanto riguarda la loro assegnazione in Italia. La procedura è stata però chiusa grazie all’eliminazione del previgente diritto di insistenza, vale a dire il meccanismo di preferenza dei concessionari uscenti in fase di rinnovo. Ed è stata prevista una proroga delle concessioni con finalità turistico-ricreative fino al 31 dicembre 2015. È inoltre intenzione del governo adottare in questo settore provvedimenti per salvaguardare gli investimenti già effettuati e attivare «opportune forme di interlocuzione preventiva con la Commissione europea».

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