La denuncia, sollevata dalla CGIA, mette in luce in maniera inequivocabile un aspetto: nonostante le promesse politiche, l’oppressione fiscale sta debordando sempre più, disorientando non solo i contribuenti, ma anche gli addetti ai lavori; come i Caf, i commercialisti e gli esperti delle associazioni di categoria.
“Con un sistema fiscale così complesso, estremamente farraginoso, spesso contradittorio e poco trasparente – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – non dobbiamo sorprenderci se l’anno scorso 21 milioni di contribuenti, pari al 54 per cento circa del totale, avevano una pendenza economica con Equitalia inferiore a 1.000 euro. Sicuramente tra questi debitori ci sono anche coloro che, probabilmente, non hanno pagato il bollo dell’auto o il canone Rai, ma la grande maggioranza è costituita da soggetti vittime di un fisco arcaico e spesso indecifrabile, che in questi ultimi anni ha fatto aumentare in misura esponenziale il rischio di commettere errori formali a seguito di un ingorgo normativo che non ha eguali nel resto del mondo”.
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