Beni merce: obbligo dichiarativo, ai fini dell’esenzione, anche nella nuova IMU

Anche nella nuova IMU disciplinata dalla legge n. 160 del 2019, permane l’obbligo di presentazione della dichiarazione, a pena di decadenza, per ottenere le agevolazioni previste per i beni merce

24 January 2025
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Con l’ordinanza n. 32115 del 12/12/2024, la Cassazione conferma che anche nella nuova IMU disciplinata dalla legge n. 160 del 2019, permane l’obbligo di presentazione della dichiarazione, a pena di decadenza, per ottenere le agevolazioni previste per i cd. beni merce.

La presentazione della dichiarazione a pena di decadenza
Il Giudice di legittimità, chiamato a valutare gli effetti, a decorrere dal 2020, della mancata presentazione della dichiarazione IMU per i beni merce, sottolinea che la L.160/2019, all’art. 1, co. 751, prevede, fino al 2021, per i cd. “beni merce”, che non sono locati, l’applicazione dell’aliquota di base pari allo 0,1 per cento, consentendo ai Comuni di aumentarla fino allo 0,25 per cento o diminuirla fino all’azzeramento, mentre, a decorrere dal 1 gennaio 2022, la norma, per i medesimi fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permane tale destinazione e non siano in ogni caso locati, prevede l’esenzione dal tributo.

La Cassazione rileva come effettivamente, la L.160/2019, non specifica se la dichiarazione IMU debba comunque essere presentata “a pena di decadenza” dal beneficio, come, invece, previsto dall’articolo 2, co. 5-bis, del D.L. n. 102/2013, tuttavia, il Giudice di legittimità osserva che l’ art. 1, co. 769 della L. n. 160 del 2019 non ha abrogato l’art. 2, co. 5-bis cit., con la conseguenza che anche dal 2020, l’esonero dall’IMU per i fabbricati-merce presuppone la presentazione della dichiarazione, a pena di decadenza dal beneficio fiscale.

Il Giudice di legittimità, ribadisce, altresì, che in virtù del consolidato principio secondo il quale le norme che stabiliscono esenzioni o agevolazioni sono di stretta interpretazione e non sono suscettibili di interpretazione analogica o estensiva, la specifica indicazione normativa, che subordina il riconoscimento dell’esenzione alla presentazione della dichiarazione, impedisce di considerare equivalente qualsiasi altro adempimento o di ritenere superflua la dichiarazione quando il Comune, è a conoscenza della destinazione dei fabbricati.

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