1. la ragione del credito,
2. la sussistenza di un idoneo titolo giuridico,
3. il debitore,
4. la somma da incassare,
5. la relativa scadenza.
Preme innanzitutto ricordare che i principi contabili degli enti locali sono stati profondamente rivisitati con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 118/2011, poi ulteriormente riformati dal successivo D.Lgs. n. 126/2014. Ai nostri fini assume rilevanza il “principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria”, di cui all’allegato 4/2 del richiamato D.Lgs. n. 126/2014.
In base al principio summenzionato, l’accertamento deve avere a proprio fondamento idonea documentazione, a cui segue la verifica dei requisiti. Solo a seguito della certezza della presenza delle condizioni dettate dalla normativa in esame, si perfeziona l’accertamento, con cui si dà atto specificamente della scadenza del credito. Tale informazione è rilevante al fine dell’imputazione per ciascun esercizio finanziario contemplato dal bilancio di previsione, secondo un arco temporale triennale, introdotto dalla riforma contabile.
Novità editoriale:
I tributi locali nel 2017
di Cristina Carpenedo
Nel 2017 la fiscalità vive un altro capitolo della riscossione pubblica, che abbandona il modello Equitalia per dare spazio alla nuova Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Il volume analizza il nuovo attore della riscossione, le modalità di affidamento e il ventaglio di alternative che fanno capo all’ingiunzione fiscale, che rimane strumento di forte interesse per i comuni, maggiormente rispondente ai principi della contabilità armonizzata.
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