Ad opera della Legge di Stabilità per l’anno 2016, Legge 28 dicembre 2015, n. 208, (articolo 1, commi da 21 e 24) sono state riformate le disposizioni in materia di attribuzione della rendita dei fabbricati produttivi, all’interno dei quali sono presenti i cosiddetti “immobili imbullonati”. Dopo le stringenti norme dettate dalla Legge n. 190/2014 (Legge di stabilità 2015) che penalizzavano i proprietari dei predetti beni, sono state introdotte previsioni che consentono alle imprese interessate di beneficiare di una specifica esenzione IMU-TASI, attraverso la revisione della rendita dei beni suddetti. Se i soggetti interessati procedono alla rettifica entro il prossimo 15 giugno, le nuove rendite avranno efficacia dal 1° gennaio 2016.
In conformità alle modalità illustrate con la Circolare n. 2/E dello scorso 1° febbraio, dell’Agenzia delle Entrate (sezione Catasto), la procedura da adottare è quella DOC.FA, con versione aggiornata. Per l’occasione è stata istituita una sottocategoria per gli “immobili a destinazione speciale”, prevedendo una nuova tipologia di documento per questi beni. Quindi dovranno essere presentati atti di aggiornamento catastale per la rideterminazione della rendita degli immobili già censiti, in conformità ai nuovi criteri stabiliti, al fine di scorporare tutti gli elementi che non devono essere soggetti a stima sulla base delle indicazioni sopravvenute. In questo modo verrà prodotto un documento completo, al pari di un nuovo accatastamento, con l’inserimento in automatico, negli atti catastali e con annotazione nella visura, della causale “Rideterminazione della rendita ai sensi dell’art. 1, comma 22, legge n. 208/2015”.
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