Arriverà soltanto nella mattinata di oggi il primo via libera dell’Aula del Senato al decreto sulla spending review. Dopo una giornata iniziata con la mancanza del numero legale e proseguita in attesa che il Governo mettesse a punto il maxiemendamento, soltanto nella serata è giunta la richiesta di fiducia da parte del ministro Piero Giarda. Il che ha spinto la conferenza dei capigruppo a far slittare a oggi il via libera al provvedimento d’urgenza.
Nel maxiemendamento depositato ieri sono state recepite le modifiche apportate dalla commissione Bilancio del Senato e soprattutto è stato “imbarcato” il cosiddetto decreto legge sulle dismissioni con l’accorpamento delle agenzie fiscali nel testo licenziato dalle commissioni Finanze e Bilancio sempre di Palazzo Madama. Operazione che ha obbligato il Governo a ritornare in commissione Bilancio per un veloce esame e far iniziare
soltanto dopo le 20 di ieri la discussione sulla fiducia. Soltanto alle 9,00 di questa mattina si partirà con le dichiarazioni di voto e dopo le 10,20 avranno inizio le votazioni.
Il testo, ricomposto in forma di maxi-emendamento, conferma innanzitutto il via libera al contributo via convenzione con Abi per l’attivazione di un plafond di 6 miliardi per la ricostruzione nella zone colpite dal terremoto in Emilia. Avrà la forma del credito d’imposta con un costo di 450 milioni l’anno per l’Erario; minori entrate che, dal 2015, troveranno compensazione con i tagli di spesa ai ministeri. Sul fronte sanitario, confermati gli sconti a carico delle farmacie e delle aziende farmaceutiche, arriva la norma composta con la mediazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Antonio Catricalà, che impone ai medici di indicare nella ricetta del Servizio sanitario nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. Il Tesoro ha sottolineato che «non c’è alcun passo indietro» visto che permane «l’obbligatorietà» per il medico di indicare il principio attivo. Mentre è una «facoltà» quella di prescrivere il «medicinale specifico».
Per una delle misure più importanti del decreto, vale a dire il ricorso al metodo Consip per gli acquisti di beni e servizi di tutte le amministrazioni, fa discutere la scelta di lasciare libertà dal vincolo in caso di contratti sottoscritti direttamente con i fornitori a sconto rispetto ai valori Consip. «La riduzione dei costi della Amministrazione Pubblica – ha segnalato ieri in una nota il presidente di Confindustria digitale, Stefano Parisi – non si ottiene con il “massimo ribasso”, ma procedendo alla digitalizzazione “end to end” dei servizi, alla razionalizzazione e interoperabilità delle banche dati fino all’erogazione dei servizi al cittadino e alle imprese via web». Confermate le misure sul pubblico impiego (si veda articolo in pagina) con due novità: l’estensione dell’esame congiunto con i sindacati dei processi di mobilità che si apriranno con i tagli sulle dotazioni organiche e il rilancio dei piani di valutazione delle performance di dirigenti e dipendenti, cui legare la distribuzione selettiva dei trattamenti accessori in vista dei rinnovi dei contratti collettivi (2015).
Passo indietro, invece, sul l’estensione dei tagli alle società pubbliche controllate (riduzione dei Cda e interventi sul personale). Il Governo ha infatti stralciato dal maxiemendamento, con disappunto dei relatori e dei senatori della Commissione Bilancio, la norma che estendeva l’intervento inizialmente previsto per le sole società che nel 2011 avevano fatturato oltre il 90% con prestazione e servizi offerti alle sole pubbliche amministrazioni.
Novità dell’ultima ora anche per gli studenti universitari con redditi familiari ridotti. Per i prossimi tre anni accademici a decorrere dall’anno accademico 2013/2014, l’aumento della contribuzione per gli studenti in regola con i rispettivi corsi di studio di primo e secondo livello, il cui Isee familiare non sia superiore a 40mila euro, non potrà essere superiore all’indice dei prezzi al consumo dell’intera collettività. Scatterà invece il forte incremento per tutti i fuori corso: più 25% per i ragazzi con un Isee familiare fino a 90.000 Euro; più 50% per chi ha un Isee familiare tra i 90.000 e i 150.000 euro; addirittura il 100% per i redditi oltre i 150.000.
Nel testo coordinato entra, come detto, l’articolato del decreto legge sulle dismissioni e l’accorpamento delle agenzie fiscali. Si prevede il passaggio di Sace, Simest e Fintecna sotto il controllo della Cassa depositi e prestiti. Un’operazione che verrà perfezionata entro l’autunno e che determinerà maggiori entrate per il bilanci dello Stato dell’ordine di 9-10 miliardi di euro, secondo le ultime stime della Relazione tecnica. Confermata infine la decorrenza della soppressione dell’Agenzia del Territorio e dei Monopoli di Stato a partire dal 1° dicembre 2012, come indicato dalla Commissione Finanze. Inoltre con il maxi-emendamento viene confermata la possibilità di attivare 380 nuove posizioni non dirigenziali all’interno delle Agenzie per garantirne la piena funzionalità dopo il riordino.
Come cambia il decreto
LE MODIFICHE DEL GOVERNO
FARMACI
Il maxi emendamento del governo prevede che il medico «ha facoltà» di indicare nella ricetta il farmaco di marca, e tale prescrizione è vincolante per il farmacista se essa è motivata dal medico. Nella testo approvato dalla commissione si prevedeva invece che il medico doveva scrivere sulla ricetta solo la denominazione del principio attivo del farmaco
DISMISSIONI
Il maxi-emendamento del Governo ha incorporato il decreto legge sulle dismissioni. La Cassa depositi e prestiti avrà il diritto di opzione sull’acquisto delle partecipazioni dello Stato in Fintecna, Sace e Simest. In commissione è stato fissato un termine di 60 giorni entro i quali il ministero dell’Economia dovrà fissare con decreto ministeriale il valore del trasferimento
PROVINCE
Le Province saranno «riordinate», in modo da avere solo enti con almeno 350mila abitanti e un territorio di 2.500 chilometri quadrati. Entro ottobre, quindi, bisognerà dire addio a 50 amministrazioni nelle Regioni a statuto ordinario e 14 in quelle a statuto speciale. Niente da fare per il tentativo in extremis di togliere da sotto la scure le Province di Terni, Isernia e Matera
IMMOBILI PUBBLICI
Il decreto sulla revisione della spesa prevede un taglio del 15% del canone di locazione per immobili dei quali una pubblica amministrazione paghi un affitto per uso istituzionale. Lo “sconto” serve a contenere la spesa pubblica e si inserisce automaticamente nei contratti. In commissione è slittata di due anni, dal 1° gennaio 2013 al 1° gennaio 2015, l’applicazione della norma
AGENZIE FISCALI
Novità in commissione anche per l’accorpamento delle Agenzie fiscali. La fusione delle Entrate con il Territorio e dei Monopoli con le Dogane andrà completato entro il 1° dicembre e non più entro settembre. Inoltre, col maxi-emendamento è confermata la possibilità di attivare 380 nuove posizioni non dirigenziali all’interno delle Agenzie per garantirne la piena funzionalità dopo il riordino
TASSE UNIVERSITARIE
Per i prossimi tre anni accademici, l’aumento della contribuzione per gli studenti in regola con i rispettivi corsi di studio di primo e secondo livello, il cui Isee familiare non sia superiore a 40mila euro, non potrà essere superiore all’indice dei prezzi al consumo dell’intera collettività. Scatterà un forte incremento per tutti i fuori corso (fino al raddoppio per i redditi oltre i 150.000 euro)
ACQUISTI DELLA PA
Le amministrazioni pubbliche potranno effettuare i loro approvvigionamenti di energia, gas, carburanti e telefonia al di fuori delle convenzioni Consip (che consentono risparmi notevoli grazie agli acquisti centralizzati), ma solo a condizione che che siano previsti corrispettivi inferiori a quelle indicate in queste ultime
FONDI DEI PARTITI
Le risorse residue dei partiti che si sciolgono potranno essere restituiti allo Stato, e in particolare al Fondo del 5 per mille che finanzia la ricerca e il volontariato. La misura – tra gli ultimi emendamenti approvati dalla commissione al Senato – riguarda prima di tutto la Margherita ma potrà riguardare altre situazioni analoghe
PUBBLICO IMPIEGO
Nel pubblico impiego arriva una norma transitoria che rilancia la valutazione dei risultati cui legare il trattamento accessorio. I dirigenti avranno una valutazione individuale diversa dal resto del personale. In caso di risorse disponibili, sarà possibile una premialità selettiva: una soglia non inferiore al 10% dei dipendenti avrà un trattamento accessorio superiore del 10–30%
SOCIETÀ PUBBLICHE
Passo indietro sull’estensione dei tagli alle società pubbliche controllate (riduzione dei Cda e interventi sul personale). Il Governo ha infatti stralciato dal maxiemendamento la norma che estendeva a tutte le spa controllate l’intervento inizialmente previsto per le sole società che nel 2011 avevano fatturato oltre il 90% alle pubbliche amministrazioni
TERREMOTO
Finanziamenti agevolati fino a 6 miliardi di euro per i danni a case e imprese dei territori dell’Emilia-Romagna colpiti, a fine maggio, dal terremoto. La norma è stata inserita a seguito di un emendamento approvato in commissione al Senato. I comuni terremotati potranno assumere, con contratti di lavoro flessibile, 170 addetti senza oneri per i comuni stessi e al di fuori del patto di stabilità
ENTI MINORI
Nel passaggio in Commissione sono stati salvati, nella loro fisionomia autonoma, il Centro sperimentale di cinematografia, l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, la Cineteca nazionale. Rinviata al 1° gennaio 2014 la soppressione di Arcus spa e della Fondazione Valore Italia. Soppressa la società Buonitalia. Ripristinato il fondo per il made in Italy
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