Le addizionali locali diventano più salate

Italia Oggi
16 October 2012
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La legge di stabilità proposta dal governo porterà, già dal 2012, un aumento delle addizionali regionali e comunali a prescindere dalle decisioni adottate dai governatori e dai sindaci. È l’effetto della franchigia di 250 euro sull’importo deducibile ai fini Irpef di alcune spese tra le quali rientrano, per ricordare le più diffuse, quelle mediche sostenute da invalidi e disabili, gli assegni per il mantenimento del coniuge e i contributi versati ai consorzi di bonifica.
L’effetto cascata deriva dal fatto che l’art. 50, comma 2, del dlgs n. 446/1997 (per quanto concerne quella regionale) e l’art. 1, comma 4, del dlgs n. 360/1998 (con riguardo a quella comunale), prevedono che tali addizionali sono determinate applicando l’aliquota, fissata da regione e comune in cui il contribuente ha la residenza, al reddito complessivo Irpef al netto degli oneri deducibili ai fini di tale imposta.
Va da sé che se, a parità di altre condizioni, un importo fisso di 250 euro non è più deducibile dal reddito complessivo Irpef per ciascuna delle spese in questione (art. 10, lett. a, b, c, d, e-ter, f, g, h, l-bis, l-quater, del Tuir) questo comporterà non solo un incremento dell’imposta principale ma anche un aumento delle addizionali regionali e comunali.
Tenendo conto che regioni e comuni potrebbero aver diversificato le aliquote in base per scaglioni di base imponibile l’impatto nelle tasche dei cittadini dipenderà dalle scelte delle amministrazioni locali e dall’ammontare del reddito imponibile del contribuente.
Facendo un esempio un contribuente residente nel comune di Rimini che nel 2011 ha percepito un reddito complessivo lordo di 30 mila euro e ha sostenuto spese per il mantenimento del coniuge separato per 6.000 ha pagato 391 euro di addizionale regionale e 72 addizionale comunale. Supponendo che nel 2012 la situazione si analogo il contribuente dovrà corrispondere 395 euro di addizionale regionale e 73 euro di addizionale comunale. Con un aggravio complessivo di 5 euro di tasse locali al quale si aggiunge anche l’aggravio Irpef di 68 euro per un totale di maggiori imposte di 73 euro. Al quale si potrebbe aggiungere la scure che si potrebbe abbattere sulla detraibilità di determinate spese (per medicine, visite mediche, palestre ecc.).

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