«I Comuni hanno firmato un accordo con l’Agenzia del demanio per una migliore attuazione delle nuove procedure di dismissione dei beni demaniali. Il federalismo demaniale era fondamentale dopo la riforma del titolo V: in questo modo si rimette in moto più velocemente la dismissione di beni patrimoniali dello Stato da parte dei comuni». Lo ha detto ieri il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino, nel corso della conferenza stampa sull’accordo tra i comuni e l’Agenzia del demanio per la semplificazione dei trasferimenti dei beni demaniali. «Sono felice e soddisfatto per il risultato del buon lavoro svolto dal governo e dall’Anci, in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, che ha puntato alla semplificazione dei meccanismi per la dismissione dei beni immobili dello Stato che saranno acquisiti dai comuni», ha commentato il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio circa l’intesa che facilita l’applicazione dell’articolo 56-bis del decreto Fare. «Io sono sempre particolarmente sospettoso dei meccanismi legati all’economia, soprattutto per le mie esperienze precedenti», ha affermato rivolto al viceministro dell’Economia Pier Paolo Baretta, «ma debbo dire che quello messo a punto dal decreto somiglia a un meccanismo svizzero». La procedura di dismissione ai Comuni, ha aggiunto il titolare di Palazzo Cornero, «dà il segno che finalmente è stato trovato un percorso importante per migliorare la vita delle città, che oltretutto può far ripartire l’economia nazionale, visto che l’acquisizione da parte dei Comuni dei Beni dello Stato contribuirà anche al ripianamento del debito dello Stato».
Trasferimenti demaniali semplificati
Anci-demanio
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