Scaglionamento da gennaio ad ottobre, prima rata cumulativa a luglio 2016
A regime, il canone per il servizio radiotelevisivo sarà addebitato «sulle fatture emesse dall’impresa elettrica aventi scadenza del pagamento immediatamente successiva alla scadenza delle rate», con scaglionamento da gennaio a ottobre. Per via dei tempi tecnici di adeguamento dei sistemi di fatturazione per il 2016 il primo versamento delle rate scadute avverrà «cumulativamente» dal primo luglio 2016. Allo studio anche una norma, da inserire nella manovra, per far sì che l’eventuale surplus generato dal pagamento del canone Rai venga destinato ad allargare la platea dei pensionati esenti fino a 8mila euro di reddito e per dare più risorse a radio e Tv locali.
Approdo in Aula giovedì, via libera Assemblea entro sabato
La legge di Stabilità arriverà in Aula giovedì, in modo che il via libera dell’Assemblea possa arrivare entro sabato. La Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha infatti stabilito nel pomeriggio di concedere un giorno in più alla commissione Bilancio per l’esame del testo e degli emendamenti. SEcondo il calendario precedente dei lavori, avrebbe dovuto deliberare il mandato ai relatori questa notte, al termine delle votazioni sugli emendamenti, ma i lavori sono stati ritardati dall’ostruzionismo dell’opposizione e dal duro confronto sulle misure per il Sud, saltate in attesa di una decisione di Renzi su come intervenire.
Stop Tasi per case in comodato d’uso ai figli
L’intesa sullo sconto Imu prevede in particolare che la somma delle aliquote dell’Imu e della Tasi non possa superare il 4 per mille, ed è stato recepito in un emendamento delle relatrici, con una copertura finanziaria di 80 milioni di euro. Un altro punto d’intesa tra maggioranza e opposizione trasformato in emendamento oggi approvato dalla commisisone prevede la cancellazione della Tasi anche per le case date in comodato d’uso ai figli (o ai genitori), ma con una limitazione: varrà per un solo immobile, con esclusione di ville e castelli. L’emendamento in materia prevede che il proprietario, per poter usufruire dell’agevolazione, non debba possedere un altro immobile ad uso abitativo in Italia. Inoltre nel 2015 deve aver abitato nella casa che intende cedere al parente in linea retta entro il primo grado. In pratica, la casa ceduta al figlio viene «trattata» dal punto di vista fiscale, come prima casa anche se il proprietario non vi risiede.
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